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  • Pubblicata in data 05/05/2001 I nuovi virus informatici il contagio arriva dal Web

    I nuovi virus informatici, il contagio arriva dal Web

     

    I nuovi virus informatici
    il contagio arriva dal Web

    Invisibili, si "moltiplicano" e si aggiornano da soli
    Il rapporto 2000 realizzato da Euros: l'82 % viaggia su Internet e sono ben 55 mila


    Molti ricordano "I love You", il virus informatico che esattamente un anno fa provocò, nel mondo "l'infezione" di circa 40 milioni di computer, con danni complessivi ancora non completamente calcolati. "I Love You" si diffuse, in meno di tre giorni, su Internet, da una parte all'altra del mondo, colpendo piccole aziende e grandi multinazionali, enti pubblici e addirittura Enti militari. Il "virus" sembrava allora rappresentare il massimo della capacità di distruzione. Un anno è passato da quell'episodio e, per gli esperti di informatica e di sicurezza, sembra quasi preistoria. Oggi, la nuova generazione di virus informatici, la nuova generazione di scrittori di "programmi pericolosi" per i computer ha completamente rivoluzionato il rischio "infezione". E ormai, il veicolo principale di diffusione di questi "vermi" micidiali è Internet e le email.
    Viaggia infatti su Internet l'82% dei virus che nel 2000 hanno provocato in Italia milioni di incidenti. Ma non si tratta più di virus immediatamente "distruttivi" e che colpiscono solo i computer "infettati". Sono programmi "intelligenti", che si occultano, cambiano aspetto, diventano invisibili e silenziosi, sono capaci di autoaggiornarsi via Internet e, soprattutto, sono propedeutici all'apertura di "porte nascoste" nei sistemi informatici delle aziende o degli enti colpiti. Poi, ad un semplice comando, si scatenano, generando danni ingenti su quantità elevatissime di computer. Sono scritti da gruppi che collaborano in rete e hanno un linguaggio semplice e un aspetto inoffensivo che inganna con estrema facilità. Cambia così l'aspetto dei 55.000 virus informatici diffusi nel mondo, il cui identikit per l'Italia è tracciato nell'ultimo rapporto di Securitynet, il Servizio antivirus della società Euros.
    Dei numerosissimi incidenti provocati nel 2000 dai virus in Italia, oltre 1.400 sono stati gravi al punto da bloccare l'attività di aziende e uffici della Pubblica amministrazione. A scatenarli sono stati 50 tipi di virus, ma soltanto 20 di questi hanno provocato il 90% delle infezioni. Il nemico numero uno è stato "I love you". Complessivamente, il Nord è ancora una volta il più colpito (52%), seguito da Centro (28%) e Sud (20%). Le regioni più a rischio sono Lombardia (24%), Lazio (12%), Piemonte (9%) e Puglia (7%). I nuovi virus sono così cambiati che hanno ormai diritto a un nuovo nome: programmi pericolosi (soprattutto file e script).
    Cambiano di conseguenza le difese. "Da soli gli antivirus non bastano ha detto Fulvio Berghella, vicedirettore di Euros ed è opportuno adottare prodotti di protezione come personal firewall, programmi il cui livello di sicurezza è regolabile e che possono o impedire l'ingresso dei nuovi virus, o di intercettarli e avvisare della loro presenza non appena entrano nel computer". Nel futuro, secondo Berghella, ci sono anche i servizi mondiali di virus alert.
    E mentre l'attenzione dei cacciatori di virus informatici si concentra su Internet, nei primi mesi di quest'anno un nuovo virus ha cominciato a comportarsi in modo inaspettato e imprevedibile, danneggiando in pochi mesi 50.000 computer di 56 grandi aziende. Si chiama W32/Funlove ed ha colpito in tutta l'Europa. In Italia si è fatto sentire soprattutto in Lazio e Lombardia. L'episodio, segnalato nel rapporto del servizio Securitynet, non ha precedenti per quantità di apparecchiature infettate e danni provocati. "Nel caso più lieve sono stati provocati danni per 250 milioni", ha spiegato Berghella

    CLAUDIO GERINO


    Estratto da: Apri in una nuova finestra il sito della fonte: La Repubblica
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