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24/01/2005
Consulta, salvi i punti della patente. Solo multa se non si viene fermati.
ROMA - I punti della patente possono essere tolti solo a chi č stato identificato nel commettere l'infrazione. La Corte costituzionale ha infatti dichiarato in parte illegittime le nuove norme del codice della strada che hanno introdotto la patente a punti.
Bersaglio della Consulta č l'articolo 126 bis comma 2, nella parte in cui prevede che, in caso di mancata identificazione del trasgressore, i punti devono esser tolti al proprietario del veicolo, salvo che questi non comunichi, entro 30 giorni, il nome e la patente di chi guidava in quel momento l'auto.
L'alta Corte ha stabilito, infatti, che se il guidatore non viene identificato, resta l' obbligo per il proprietario di fornire, entro 30 giorni, il nome e il numero della patente di chi ha commesso la violazione. Ma se ciņ non avviene, a carico del proprietario dell'auto scatta solo la multa. Insomma se non si viene fermati i punti della patente sono salvi.
Insorge il governo. "Rispetto la sentenza della Corte costituzionale ma non la condivido - dice il vice ministro delle Infrastrutture Mario Tassone - Per garantire diritti generali e formali, si inficia il diritto alla sicurezza e conseguentemente alla vita".
"Il ragionamento che si era fatto anche nelle aule parlamentari - ha aggiunto Tassone - č che il proprietario dell' automobile deve essere consapevole della persona alla quale affida il suo veicolo. La filosofia del governo e del Parlamento era quella di una sicurezza stringente, nella valutazione che l'automobile puņ, per certi versi, essere assimilata a un' arma e, come tale, non puņ essere lasciata incustodita".
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