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01/07/2004
* Multa e fermo del mezzo ai minorenni senza permesso CODICE DELLA STRADA
Patentino, da oggi sanzioni al via
Lunardi: «Nessun rinvio» - Non scatta, invece, l'obbligo di ritargare i cinquantini.
ROMA * Scatta l'operazione patentino: da oggi i minorenni alla guida di un cinquantino senza il certificato di idoneità saranno sanzionati con la multa di 516 euro e il fermo amministrativo del mezzo per 60 giorni. In caso di recidiva il Codice della strada prevede un'ulteriore sanzione che potrà arrivare fino a 2.065 euro. E se da un lato oggi scatta l'obbligo del patentino, dall'altro si registra lo "slittamento" di un altro adempimento fissato sempre per il 1° luglio: la ritargatura di motorini e microcar da città. Obblighi, tutti questi, previsti originariamente dal Dlgs 9/02 su cui poi è intervenuto il decreto legge 151/03 dello scorso giugno che ha prorogato i termini fino, appunto, a oggi.
Patentino.
Nessuna proroga verrà emanata per il conseguimento del patentino obbligatorio per i minorenni alla guida di un ciclomotore. Lo ha ribadito ieri il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Pietro Lunardi, rispondendo a una interrogazione parlamentare alla Camera. Per giungere a ribadire il "no" alla proroga della scadenza per il conseguimento del patentino, Lunardi ha ripercorso tutto l'iter della procedure, facendo presente come il dicastero sia in grado di far fronte alla richieste di iscrizione ai corsi (che proseguiranno anche a luglio) grazie ai 3.500 esaminatori su tutto il territorio nazionale. Al 29 giugno sono stati esaminati poco più di 400mila candidati su 443mila domande, 100mila sono stati respinti. Le dichiarazioni di Lunardi al question time, però, hanno scatenato le proteste delle associazioni dei genitori e anche all'interno della stessa maggioranza. «La risposta del ministro - hanno detto Gianfranco Anedda e Nino Lo Presti (di An) - non è stata affatto soddisfacente. La nostra richiesta di prorogare i termini dell'entrata in vigore della norma almeno sino al 31 dicembre 2004 è stata fatta affinché non ricadano sulle famiglie dei giovani non ancora abilitati e sui giovani medesimi, le conseguenze di ritardi a essi in gran parte non imputabili». Dello stesso tenore anche il Moige (Movimento italiano genitori) che chiede inoltre «almeno la concessione del foglio rosa che eviterebbe ulteriori problemi». Intanto sul fronte assicurativo, l'Ania ha raccomandato alle compagnie di valutare la possibilità, in relazione ai singoli casi, di assumere, per un periodo transitorio, comportamenti di tolleranza nell'esercizio delle azioni di rivalsa per sinistri provocati, a partire dal 1 luglio, da minorenni ancora non abilitati alla guida dei ciclomotori. Infine, è da ricordare che dal 1 luglio 2005 l'obbligo di patentino scatterà anche per i maggiorenni che non hanno mai preso la patente o ai quali è stata ritirata a causa di infrazioni o inidoneità fisica.
Ritargatura cinquantini e microcar.
Da oggi avrebbe dovuto scattare anche l'obbligo di "reimmatricolare" motorini e quadricicli leggeri e la registrazione dei passaggi di proprietà. Ma il regolamento (previsto dal Dlgs 9/02) che avrebbe dovuto fissare le caratteristiche tecniche per la produzione delle nuove targhe e le modalità per la registrazione al Dtt non è stato ancora emanato. Infatti, lo schema di Dpr che le contiene avrebbe dovuto essere licenziato dal Consiglio dei ministri il 2 aprile scorso, ma all'ultimo momento è stato tolto dall'ordine del giorno e mai più ripresentato. Fino a oggi i motorini e i quadricicli leggeri (le microcar da città) non hanno una vera e propria targa: il targhino di cui sono dotati è solo un contrassegno che identifica il responsabile della circolazione (può essere diverso dal conducente e dal proprietario). Una volta che sarà emanato il regolamento i ciclomotori e i quadricicli leggeri avranno una targa più leggibile dell'attuale e un certificato di circolazione con caratteristiche tecniche, identità del proprietario e numero di targa. Inoltre, salta la possibilità per il minorenne di portare un secondo passeggero sul ciclomotore. Infatti, il Dpr che manca all'appello permetterà di specificare nel certificato di circolazione (da rilasciare con la reimmatricolazione) la possibilità di andare in due.
Marcello Frisone
Estratto da:
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