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  • Pubblicata in data 02/10/2003 «Apre» il salone multimarca

    In vigore da ieri la liberalizzazione dei concessionari voluta da Monti

    MILANO - Per i concessionari di tutta Europa scatta l'era della liberalizzazione. Sono in vigore da ieri, dopo un anno di transizione, le nuove regole della Ue sulla distribuzione degli autoveicoli.
    La normativa, fortemente voluta dal commissario per la Concorrenza Mario Monti, apre la via a nuove tecniche distributive, tra le quali spiccano le vendite multimarca.
    Sul fronte dei concessionari italiani però, rileva una ricerca su scala europea condotta da PricewaterhouseCoopers, si registra una «significativa inerzia» nell'adattarsi alle nuove regole.
    Ma procediamo con ordine. Le principali novità contenute nel regolamento Ue sono le seguenti:
    - via libera alle vendite multimarca (più marche nello stesso salone);
    - più officine di riparazione che forniscono solo servizi post-vendita;
    - più officine di riparazione indipendenti, non affiliate a una marca particolare;
    - norme meno restrittive sull'utilzzo dei pezzi di ricambio;
    - maggiori possibilità per i concessionari di vendere autovetture ad acquirenti stranieri. Oltre a ciò, dal primo ottobre 2005 i concessionari avranno anche la possibilità di aprire punti vendita o di consegna in Stati membri diversi dal loro.
    Le nuove norme coprono la vendita e i servizi di assistenza post-vendita di tutti gli autoveicoli (autovetture, veicoli commerciali leggeri, autocarri e autobus).
    Inoltre le nuove norme consentono ai produttori di auto di scegliere fra la distribuzione esclusiva - a ogni concessionario autorizzato viene assegnato un territorio di vendita - e la distribuzione selettiva: in questo caso i concessionari sono selezionati in base a una serie di criteri oggettivi ma non viene a assegnato loro un territorio di vendita. Quasi tutti i produttori hanno scelto la distribuzione selettiva nell'intero mercato europeo.
    L'auspicio di Monti è che la liberalizzazione favorisca il cliente lungo tutto il ciclo di vita della sua auto e porti a una riduzione dei prezzi.
    Secondo gli esperti tuttavia i benefici reali sul mercato non saranno immediati, ma si registreranno gradualmente nell'arco dei prossimi 5-7 anni, al termine dei quali il numero complessivo dei dealer in Europa dovrebbe essere circa la metà rispetto all'attuale. Avremo cioè dei concessionari più grandi e più strutturati sul piano finanziario. Nell'immediato però non si prevedono grandi mutamenti. Prendiamo il caso delle vendite multimarca: secondo la ricerca di PwC Corporate Finance condotta nelle scorse settimane su 400 concessionari italiani, il 50% degli interpellati si dice favorevole a questa attività, ma solo il 15% ha già intrapreso azioni concrete. E benché il 41% dei concessionari intervistati si dichiari favorevole alla separazione tra vendita e assistenza, l'80% ammette che non farà nulla al riguardo.
    Infine l'83% dei concessionari ritiene che il prezzo delle auto nuove non calerà neppure dopo l'introduzione delle nuove regole.
    Intanto le grandi case rafforzano i rispettivi sistemi distributivi per affrontare le sfide imposte dal commissario Monti.
    Da ieri è operativa la nuova rete ufficiale Ford in Italia, centrata su 119 partner sparsi in 20 regioni.
    «I Ford partner - spiega Massimo Pasanisi, numero uno di Ford Italia - sono più forti sul piano finanziario e commerciale». Ogni partner sarà configurato in Spa.

    MARCO MORINO Estratto da: Apri in una nuova finestra il sito della fonte: Il Sole 24 Ore
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