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20/05/2003
Interno: alt ai Comuni sugli autovelox in città
Uno stop agli enti locali che vogliono disseminare il territorio di postazioni automatiche per il controllo delle infrazioni stradali. Lo ha dato il dipartimento della Pubblica sicurezza con la circolare 300/A/1/41198/101/3/3/9 dell'8 aprile scorso e nel quale risponde ai quesiti sulla possibilità di effettuare controlli automatici introdotta dalla legge 168/02 e dalla sua direttiva di attuazione (circolare 300/A/1/54584/101/3/3/9 del 3 ottobre 2002), fornendo un'interpretazione restrittiva. In particolare, l'ultima circolare ribadisce che non sono ammessi controlli automatici sulle strade urbane diverse da quelle di scorrimento (quelle su cui il limite di velocità è elevato a 70 orari). Viene precisato che non ci sono deroghe nemmeno per i tratti di strade extraurbane che attraversano i centri abitati: essi sono da considerare strade urbane a tutti gli effetti. La circolare fornisce un chiarimento per le Prefetture, impegnate a individuare i tratti delle strade extraurbane ordinarie da sottoporre ai controlli: devono sempre indicare le progressive chilometriche d'inizio e fine, anche quando il tratto individuato coincide con l'intera strada. La legge 168 aveva stabilito che gli utenti devono essere informati dei controlli automatici, ma per la direttiva del 3 ottobre 2002 ci si poteva limitare ad avvisi generici dati anche tramite radio e giornali. La nuova circolare conferma, ma annuncia che il dipartimento sta studiando appositi segnali insieme col ministero delle Infrastrutture. Un'altra questione che era stata posta riguarda le infrazioni accertabili con i controlli automatici. La legge dice chiaramente che esse sono solo l'eccesso di velocità e il sorpasso vietato e la circolare non può che ripeterlo.
SER.MA.
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