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  • Pubblicata in data 13/03/2003 Auto, ecoincentivi fino al 31 marzo

    Convertito in legge il Dl di proroga a fine mese
    La proroga degli incentivi auto al primo trimestre 2003 è diventata legge e recupera, sia pure parzialmente, gli acquirenti di vetture nuove nei primi giorni dell'anno, che ne erano rimasti esclusi. Ieri, il Senato ha dato il via libera definitivo alla conversione del Dl 2/03, che appunto estendeva fino al 31 marzo le agevolazioni del decreto legge 138/02, scadute il 31 dicembre. Il provvedimento era stato già approvato il 5 febbraio dal Senato: il secondo passaggio si è reso necessario perché il 6 marzo la Camera aveva modificato il testo del decreto, per non tagliare fuori dagli incentivi chi ha acquistato un'auto nuova immatricolata tra il 1° e il 12 gennaio. La versione originaria del decreto, infatti, si applicava alle immatricolazioni effettuate dalla data di entrata in vigore del provvedimento (il 13 gennaio) al 31 marzo. La modifica ha fatto salire l'onere per lo Stato previsto per il 2004 e il 2005: da 11,4 a 12,2 milioni di euro annuali. Gli acquirenti inizialmente esclusi dai benefici, comunque, non potranno goderne in pieno: la versione del decreto che è stata convertita in legge consente loro soltanto di non pagare il bollo auto per i prossimi due anni (2004 e 2005). Gli incentivi "normali", invece, consistono anche in altre esenzioni: dal primo bollo auto (2003) e da tutte le altre spese da sostenere al Pra al momento di iscrivervi la vettura, cioè l'Ipt (Imposta provinciale di trascrizione, che va da 150,81 a 180,97 €), l'imposta di bollo (20,66 €) e l'emolumento Pra (20,92 €). Tutte queste spese e il primo bollo sono già stati pagati da chi era rimasto fuori dalle agevolazioni, per cui riconoscere l'incentivo pieno avrebbe implicato un rimborso, piuttosto difficile da organizzare: l'operazione avrebbe coinvolto l'erario, le Province e il Pra. Ecco perché si è preferito limitare la concessione dei benefici alle sole somme non ancora pagate dagli interessati. Chi ha un'auto immatricolata dal 1° al 12 gennaio e non ha ancora pagato il primo bollo (avrebbe dovuto farlo entro il 31 gennaio) dovrà quindi mettersi in regola come un qualsiasi contribuente ritardatario. Ricordiamo che anche chi è stato ripescato ora negli incentivi deve comunque rispettare le altre condizioni previste dal Dl 138/02: deve aver acquistato una vettura nuova con una potenza massima non superiore a 85 kilowatt e deve aver contemporaneamente affidato al venditore un esemplare da rottamare non conforme alla direttiva europea antinquinamento 91/441. SERGIO MATTEUZZI
    Il provvedimento
    Estratto da: Apri in una nuova finestra il sito della fonte: Il Sole 24 Ore
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