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  • Pubblicata in data 03/03/2003 L'incentivo rischia di svanire per le immatricolazioni tardive

    Se state acquistando una vettura nuova in questi giorni e volete usufruire degli incentivi statali alla rottamazione, attenti al contratto che firmate: garantitevi che venga immatricolata entro il 31 marzo oppure fate in modo che, in caso di ritardo, il venditore vi risarcisca dell'agevolazione che perderete. Sì perché le norme parlano chiaro: gli incentivi scadono il 31 marzo (decreto legge 2/2003 in corso di conversione in Parlamento) e fa fede la data d'immatricolazione (circolare 6/Dpf del 7 agosto 2002). Chi ne resta fuori potrebbe solo sperare in una proroga, che però attualmente non è prevista e, oltretutto, potrebbe avere un "buco" temporale come quello degli incentivi attuali (che hanno escluso gli esemplari targati dal 2 al 12 gennaio). Un'alternativa sarebbe che il costruttore o il venditore rimborsassero spontaneamente una cifra pari al bonus sfumato: ma l'esperienza del "buco" di gennaio insegna che solo due marche (Citroën e Ford) sono state disponibili con i loro clienti coinvolti nel problema. Ecco dunque come cautelarsi. Informatevi sulla consegna. Prima di firmare il contratto, chiedete al venditore se prevede di riuscire a immatricolare la vettura nuova entro il 31 marzo. Nulla da fare se la risposta è negativa: sapete già che non potrete fruire degli incentivi. Fate compilare bene il contratto. Se invece il venditore dice che ce la farà, pretendete che riempia la casella dedicata alla data di consegna prevista e fate specificare che tale data s'intende come quella di immatricolazione definitiva. Ciò non basta a mettervi al riparo dai rischi: nei contratti, la data di consegna è indicata solo per determinare da quando il cliente ha diritto a recedere dal contratto in caso di ritardo. Aggiungete una clausola. Meglio quindi aggiungere una clausola che impegna il venditore a rimborsarvi l'importo delle agevolazioni che perderete in caso di immatricolazione successiva al 31 marzo: basta annotare a penna su uno spazio bianco del contratto o su un foglio a parte una dichiarazione e farla firmare al venditore. Questo potrebbe essere il testo: «Io sottoscritto... ai fini degli incentivi di cui al Dl 2/2003, mi impegno a mettere l'acquirente in condizioni di fruire dell'agevolazione e a rimborsargli per contanti l'equivalente dell'imposta Ipt sull'iscrizione al Pra e del bollo auto per i primi tre periodi di debenza del tributo, nel caso l'immatricolazione del veicolo avvenisse in data tale da non consentire la fruizione dei predetti incentivi».

    Sergio Matteuzzi
    Estratto da: Apri in una nuova finestra il sito della fonte: Il Sole 24 Ore
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