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  • Pubblicata in data 06/02/2003 Negli eco-incentivi un buco di 12 giorni

    MILANO - Gli incentivi alla rottamazione di automobili potrebbero valere anche per chi ha immatricolato una vettura nuova o ne ha acquistata una usata tra il 1° e il 12 gennaio scorsi: il decreto-legge che prorogava queste agevolazioni al 31 marzo esclude dal bonus questi acquirenti, ma nel dibattito parlamentare di conversione in legge si è aperto uno spiraglio. È all'esame del Senato il decreto-legge (il n. 2 del 13 gennaio) con una modifica che, se approvata anche dalla Camera, potrebbe riaprire la partita. Il problema. Gli incentivi erano scaduti il 31 dicembre e non erano stati subito prorogati, nonostante alcuni ministri ne avessero annunciato la prosecuzione per attenuare la crisi della Fiat. La proroga era arrivata solo nel Consiglio dei ministri dell'8 gennaio, con il decreto-legge n. 2. La norma fissava espressamente la ripresa degli incentivi solo per gli acquisti effettuati a partire dalla data della sua entrata in vigore (13 gennaio), escludendo quelli precedenti. La data di effettuazione dell'acquisto coincide per le auto nuove con quella d'immatricolazione (circolare 6/Dpf emanata dal Dipartimento politiche fiscali il 7 agosto 2002) e per quelle usate con quella in cui il venditore fa autenticare dal notaio la propria firma sull'atto di vendita (circolare 5/Dpf del 22 luglio 2002). Restano così escluse dall'agevolazione le vetture nuove targate dal 1° al 12 gennaio scorso e quelle usate il cui atto di vendita è stato autenticato in quelle date. Alcuni automobilisti che si trovano in questa situazione sono stati erroneamente tranquillizzati dai venditori. Ciò causa problemi agli acquirenti di esemplari nuovi, per i quali l'incentivo consiste anche nell'esenzione triennale dal bollo: il meccanismo delle agevolazioni non prevede alcuna comunicazione che confermi ufficialmente al cliente il diritto al bonus e chi si fida delle indicazioni dei venditori non paga il bollo, per cui riceverà contestazioni in futuro. La soluzione. La modifica votata ieri dal Senato prevede che il ministero dell'Economia possa fissare con proprio decreto le modalità attuative dell'agevolazione. Questo decreto ministeriale potrebbe ammettere agli incentivi anche gli automobilisti che ne erano stati esclusi nei primi giorni dell'anno. Ma per saperlo occorrerà attendere: il ministero ha 30 giorni di tempo per decidere, a partire dalla conversione del decreto-legge n.2.
    SERGIO MATTEUZZI
    Estratto da: Apri in una nuova finestra il sito della fonte: Il Sole 24 Ore
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