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13/01/2003
Crisi Fiat, il governo proroga gli ecoincentivi
Incontro banche e Lingotto: ribadita la validità del piano ROMA - Nuovo ossigeno per il malandato mercato dell'auto. Il Consiglio dei ministri ha prorogato di tre mesi, fino a marzo, gli eco-incentivi in favore del settore automobilistico. Una misura di carattere urgente varata sull'onda della crisi Fiat e dei buoni risultati portati a casa dal settore dell'auto che nel mese di dicembre, proprio grazie agli ecoincentivi, ha visto aumentare le vendite del 51 per cento. Ventisette per cento per la Fiat anche oggi sotto i riflettori dopo l'annunciata riunione tra banche creditrici e vertici del Lingotto, che si è conclusa, secondo fonti bancarie, con la piena disponibilità, da parte delle aziende di credito a eventuali cambiamenti all'interno del piano di rilancio concordato a maggio con l'azienda. Ma solo a patto che le eventuali proposte di modifica arrivino dal Lingotto. E vengano approvate dalle banche.
Riunione allargata quella di oggi per le banche che assistono la Fiat nel suo processo di ristrutturazione. Al poker che ha coordinato le iniziative finora - anche in qualità di global advisor del Lingotto - si sono aggiunti gli altri istituti che hanno sottoscritto il prestito convertendo a maggio scorso. Mps, Bnl e i due partner stranieri: Abn Amro e Bnp-Paribas. L'appuntamento è servito, dicono le banche, per illustrare l'evoluzione del piano Fiat e per esaminare le prime bozze dei conti 2002 del Lingotto.
Durante la riunione, secondo quanto riferito da ambienti bancari, non sono stati consegnati documenti relativi al bilancio Fiat o al piano di risanamento, ma sarebbero stati esaminati i primi dati sui conti 2002 del gruppo. Soprattutto - sottolineano le fonti - è stato ribadito che il piano per il rilancio dell'azienda resta quello concordato con le principali banche creditrici. E ogni cambiamento va concordato con il Lingotto.
Una posizione già espressa dai quatto istituti di credito e che probabilmente è stata confermata a Roberto Colaninno durante i suoi contatti con le banche in vista della definizione del suo progettato intervento nella Fiat. Nei giorni scorsi, infatti, il finanziere mantovano, dopo l'amministratore delegato di Unicredit, ha incontrato quello di Banca Intesa, Corrado Passera. Nessuna scossa oggi per il titolo Fiat a Piazza Affari. Dopo aver oscillato nel corso della seduta ha chiuso in rialzo dell'1,23% a 9,06 euro. Deboli le finanziarie della scuderia Agnelli con Ifi privilegio in calo dello 0,66%, Ifil dell'1,59% e Ifil risparmio del 2,28%.
(10 gennaio 2003)
Estratto da:
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