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02/01/2003
Auto, nel «Cid» i danni fisici
Approvato dall'Isvap il nuovo modello da utilizzare per la constatazione amichevole degli incidenti stradali ROMA - Il Cid - modello di constatazione amichevole degli incidenti stradali - "apre" alla segnalazione dei danni subiti dalle persone, accanto a quelli provocati alle autovetture. A disporre la svolta, in linea con le regole comunitarie, è un provvedimento dell'Istituto per la vigilanza delle assicurazioni private (Isvap) pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» 304 del 30 dicembre. Il provvedimento (n.2136 del 13 dicembre), firmato dal presidente dell'Istituto, Giancarlo Giannini, approva il nuovo modello che tra sei mesi manderà definitivamente in soffitta quello varato, 25 anni fa, dal ministero dell'Industria. La constatazione amichevole per i danni alle persone si estende agli automobilisti stranieri in Italia, purché in possesso di moduli conformi a quelli approvati dall'Isvap. La rilevazione dei danni fisici, da tempo chiesta dalle compagnie di assicurazione, fa parte del pacchetto di misure per la riforma della Rc-auto approvato alla fine di novembre. Misure che riguardano il danno biologico, cioè quello subito nell'incidente dalle persone. Attraverso la "constatazione amichevole", il "vecchio" Cid ha consentito il rito abbreviato per la definizione dei sinistri, senza cioè ricorrere al contenzioso legale che comporta costi pesanti e lunghi tempi di attesa. E dopo il collaudo sui danni alle vetture, il nuovo Cid segnala i "danni materiali" e le "lesioni" personali riportati dal conducente, dai passeggeri o dai pedoni coinvolti negli incidenti automobilistici. La compilazione del nuovo prospetto, obbligatorio da luglio, prevede infatti, oltre ai dati anagrafici, informazioni sugli eventuali feriti, ricoveri in ospedale o il ricorso al pronto soccorso. A spingere l'inserimento dei danni fisici nel Cid è stato il forte aumento dei costi subiti dalle compagnie di assicurazione per la componente "biologica". Secondo dati dell'Ania, l'associazione delle compagnie, l'incidenza dei «danni con lesioni» supera ormai il 20% del totale degli incidenti d'auto. E tra questi il 66% è costituito dal "colpo di frusta". L'apertura del Cid ai danni subiti dalle persone non piace però alle associazioni dei consumatori: «È «un fatto aberrante che va assolutamente cancellato», afferma l'Intesa (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori). «Non vi può essere pretesa di scientificità e di responsabilità nelle dichiarazioni degli automobilisti coinvolti su presunte o non presunte offese fisiche all'atto dell'incidente», spiegano le associazioni. E l'Intesa annuncia che «metterà in campo tutti gli strumenti, anche giuridici, per modificare il nuovo Cid». L'associazione diffida le «compagnie di assicurazione ad assumere qualsiasi interpretazione, in sede di liquidazione del sinistro, dalle testimonianze occasionali ed emotive trascritte nel modulo».
G.R.
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