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  • Pubblicata in data 02/02/2001 La Camera vota la riforma del Codice stradale che va al Senato Sì alla patente «a punti» e a targhe personalizzate

    La Camera vota la riforma del Codice stradale che va al Senato Sì alla patente «a punti» e a targhe personalizzate
     

    Giovedì 01 Febbraio 2001 norme e tributi
    La Camera vota la riforma del Codice stradale che va al Senato Sì alla patente «a punti» e a targhe personalizzate

    ROMA  - Ha superato ieri il test della Camera la riforma del Codice della strada. E la maggioranza punta a un’approvazione rapida da parte del Senato. Al testo approvato dalla commissione Trasporti dopo quattro anni di gestazione (si veda «Il Sole-24 Ore» del 12 gennaio) sono stati apportati alcuni emendamenti significativi, proposti dall’opposizione; ma è stato anche respinto un emendamento di Forza Italia che mirava a portare a 160 Km all’ora il limite di velocità per le auto di grossa cilindrata. «Non è che il Parlamento non si renda conto della differenza fra modelli più o meno sicuri e potenti — ha detto il relatore Giannantonio Mazzocchin, repubblicano e presidente della commissione Trasporti — ma ci è parsa una scelta più sicura limitare per tutti la velocità».

    La riforma consiste in una delega al Governo a emanare, entro nove mesi dall’entrata in vigore della norma, decreti legislativi con disposizioni correttive, integrative e di coordinamento del nuovo Codice della strada (Dlgs 285/92).

    Tra i punti qualificanti delle linee guida, primo fra tutti è la «patente a punti». Ogni neopatentato parte da 20 punti, che vengono scalati in caso di gravi violazioni (nei primi cinque anni si perde il doppio dei punti); la patente perde validità se si va sotto zero. Chi ha perso dei punti ma non commette violazioni per tre anni ritorna a quota 20. Sono poi riconosciuti 6 punti per i corsi di aggiornamento.

    Fra le novità approvate in aula alla Camera c’è l’obbligo di targa e patente B per le motoslitte. Introdotto anche l’obbligo di air-bag e Abs per tutte le auto nuove a partire dal 1° luglio 2002, l’illuminazione antinebbia sulle autostrade e una penalità, all’esame della patente, per chi sbaglia i quiz su questioni di pericolosità. La Camera ha previsto anche la possibilità di avere, a pagamento, targhe "personalizzate" (ma rispettando la sequenza di numeri e lettere attualmente vigente). C’è anche una semplificazione a favore dei Comuni: finora gli scuolabus non potevano essere usati per altri scopi e restavano quindi spesso inutilizzati; ora diventa possibile sfruttarli per tutti gli scopi istituzionali dell’ente locale. Per gli handicappati sarà più facile circolare, grazie ad avvisatori acustici e tattili ai semafori. E per i motorini verrà istituito un apposito "pubblico registro".

    Le altre «direttive» cui dovrà attenersi il Governo (già contenute nel testo originario) riguardano prove di guida anche in strade extraurbane e autostrade per l’esame della patente; i limiti di velocità fuori città che vengono abbassati di 20 km all’ora in caso di precipitazioni; i parcheggi gratuiti in centro fra le 20 e le 8 e nei giorni festivi; norme più severe per le violazioni commesse alla guida di veicoli sopra le 3,5 tonnellate; la possibilità, anche sui ciclomotori (purché idonei), di viaggiare in due se il conducente sia maggiorenne; il "patentino" obbligatorio per tutti i minorenni che guidano ciclomotori.

    Saverio Fossati



    Estratto da: Apri in una nuova finestra il sito della fonte: Il Sole 24 Ore
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