Scade domani il primo appuntamento del nuovo anno per le revisioni auto. Per le due ruote, invece, che debuttano quest’anno, lo scaglione iniziale degli interessati dovrà effettuare il controllo entro il 31 marzo. Questo check-up di esordio riguarda i motoveicoli costruiti entro il 1982 (e, precisamente, nel corso dei primi tre mesi del rispettivo anno solare): al riguardo fa fede la data di immatricolazione mentre, per i ciclomotori, quella del relativo certificato.

Per quanto riguarda le autovetture, invece, chi ne ha acquistato una nuova può stare tranquillo per i primi quattro anni dalla data di immatricolazione, salvo che nel frattempo non abbia sottoposto il veicolo a visita e prova (per collaudare, ad esempio, una modifica strutturale per disabili). In questo caso, infatti, il ritmo dei controlli scenderebbe a due anni, come anche per le auto che hanno già superato una prima volta il normale test di revisione. Per cui, nel corso di quest’anno sono interessati di norma al check-up le prime revisioni per auto acquistate nuove nel corso del 1997 e le revisioni-bis effettuate nel corso del 1999.

Per sapere con esattezza qual è nel corso del 2001 il mese di scadenza, bisogna guardare la carta di circolazione nella parte in cui vi è riportata l’attestazione relativa all’ultimo controllo. Se questo è avvenuto durante il mese di gennaio 1999, allora vuol dire che si può circolare in regola, senza aver eseguito l’ulteriore controllo, non oltre mercoledì 31. Se invece l’ultima revisione è stata effettuata in un anno anteriore al 1999, è inutile guardare al mese poiché vuol dire che l’auto circola in difetto già da prima del 2001.

Per quanto riguarda le autovetture che ancora non sono state sottoposte alla prima revisione, il mese esatto di scadenza dipende anche qui dalla data scritta sull’attuale carta di circolazione. Più precisamente, da quella riportata nella parte bassa di pagina 1, a sinistra del timbro della Motorizzazione. Questa data coincide con quella dell’immatricolazione dell’auto, salvo che la "carta" non sia stata sostituita da un esemplare di nuova emissione (a seguito di duplicato, per smarrimento carta, ad esempio), nel qual caso fa fede come mese la data di emissione del nuovo documento, mentre ai fini del computo dei quattro anni resta valido l’anno di immatricolazione.

G.Pa.