Venerdì 12 Gennaio 2001 norme e tributi
Per il bollo auto un anno senza aumenti

Nessun aumento di tariffa per il pagamento del bollo auto 2001. Le Regioni a statuto ordinario, a cui compete la facoltà di aumento entro il limite del 10% annuo nei riguardi dei propri residenti, non hanno apportato ritocchi rispetto agli importi in vigore per il 2000. Per i residenti in Emilia Romagna, invece, il 2001 si apre con uno "sconto" di circa il 10% rispetto allo scorso anno. Ciò comporta che, da questo mese, le tariffe conteggiate sulla potenza effettiva sono parificate senza più eccezioni su tutto il territorio nazionale: 5mila lire a kW, oppure 3.680 lire a Cv, anche in Emilia Romagna.

Per quanto riguarda le tariffe sui veicoli commerciali restano ugualmente confermati sul piano nazionale gli importi in vigore nel 2000, con le stesse differenziazioni per gruppi regionali di appartenenza, ma con l’unica differenza riguardante anche qui le ditte con sede in Emilia Romagna, soggette alla riduzione del 10%: per cui dal 2001 esse saranno "apparentate" al gruppo regionale di Abruzzo, Lombardia eccetera.

Le cifre da pagare sono le stesse del 2000 anche per quanto riguarda i vecchi diesel non conformi alla direttiva Cee 91/441, che tuttora pagano il balzello aggiuntivo. Per il secondo anno consecutivo, infatti, sembra che la riduzione graduale "promessa" a fine 1998 non ci sarà, dato che durante lo scorso anno e fino a questo momento non c’è stato il previo aumento della carbon tax che avrebbe dovuto finanziare la riduzione compensativa del superbollo. Gli importi da pagare per il rinnovo, quindi, conteggiati a quadrimestre e comprensivi di superbollo, sono pari a 5.100 lire a kW (oppure 3.754 lire a Cv). Resta tuttavia confermata, al momento, la data di soppressione della sovrattassa, stabilita per legge entro la fine del 2004 (articolo 8, comma 10, lettera b, della legge 23 dicembre 1998, n. 448).

Il versamento del bollo 2001 può essere effettuato presso i tabaccai abilitati, gli uffici Aci, le agenzie di pratiche auto abilitate e, in alcune Regioni (Lazio, Toscana e Lombardia), presso istituti bancari. Il costo del servizio, a parte poche eccezioni, è allineato dappertutto alle 3mila lire. Il pagamento si può effettuare anche presso gli uffici postali, dove occorre tuttavia provvedere con modalità fai-da-te, compilando il modulo di conto corrente distribuito gratuitamente alle poste (quello già preintestato alla Regione destinataria del gettito, ovvero quello in bianco, valido su base nazionale, e contraddistinto, per il bollo autovetture, dalla banda trasversale rossa). Il costo del servizio in posta è di 1.500 lire.

La scadenza del 31 gennaio, che quest’anno non sarà prorogata, riguarda il rinnovo della tassa per le vetture non piccole, a partire da una certa potenza in su (oltre 35 kW di potenza effettiva). Per non sbagliare scadenza, però, occorre seguire la buona regola di guardare all’ultimo bollo pagato e collegarsi a questo, versando entro l’ultimo giorno del mese solare successivo. Sono pertanto chiamati alla cassa entro il 31 gennaio i bolli scaduti a "dicembre 2000", le tasse fisse dovute per le targhe di prova, per le roulottes, i rimorchi per trasporto imbarcazioni, i ciclomotori attualmente in circolazione. Per le piccole cilindrate, le due ruote targate, i camper, gli autobus, i veicoli commerciali, è invece sbagliato pagare a gennaio, in quanto la scadenza per il versamento potrebbe essere o a febbraio, o in un diverso periodo dell’anno.

Giuseppe Pasquale