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  • Pubblicata in data 24/06/2002 Gli effetti dei nuovi limiti alcolici previsti dal codice. Autostrada, facoltativo accendere i fari di giorno per le vetture.

    Gli effetti dei nuovi limiti alcolici previsti dal codice. Autostrada, facoltativo accendere i fari di giorno per le vetture

    Due bicchieri di vino e non si può guidare


    ROMA - Marcia indietro. Niente obbligo di fari accesi di giorno per le macchine in autostrada, resta solo quello perenne per moto e motorini. Il giallo sarà definitivamente chiarito oggi con una circolare del direttore della Polizia Stradale, Claudio Gatti: «In autostrada, per le auto, non c’è alcuna novità», taglia corto. Ma rimane l’esigenza di spiegare dettagliatamente le modifiche apportate dal decreto legge entrato in vigore a mezzanotte di venerdì che prevedono l’uso tassativo dell’auricolare alla guida e l’abbassamento del limite del tasso alcolico consentito nel sangue per evitare pesanti sanzioni (da 0,8 a 0,5 grammi per litro, l’equivalente di due bicchieri di vino o di una lattina e mezzo di birra). «Bisogna fare chiarezza su tutto, c’è stata troppa confusione e gli automobilisti sono disorientati», spiega il funzionario che ha il delicato compito di redigere le direttive per consentire la corretta applicazione delle norme su strade extraurbane e cittadine. «Il provvedimento sarà inviato entro la giornata alle prefetture, alle questure e ai comandi della polizia municipale proprio per evitare che ci siano ulteriori incomprensioni», aggiunge Gatti, rendendosi conto di quanto sia importante evitare confusione su una materia così delicata per la sicurezza della circolazione.

    DECRETO INEFFICACE - Dopo il varo del decreto legge di cinque articoli pubblicato a sorpresa sulla Gazzetta Ufficiale di tre giorni fa sembrava che una delle novità più importanti fosse appunto quella che imponeva alle macchine di avere sempre i fari accesi in autostrada, anche di giorno. Niente di più sbagliato. Nelle intenzioni del governo, il dpr avrebbe dovuto modificare gli articoli 152 e 153 del Codice della strada nella parte in cui prevedono, fra l’altro, che l’«uso dei dispositivi di segnalazione visiva e di illuminazione dei veicoli è obbligatorio da mezz’ora dopo il tramonto del sole a mezz’ora prima del suo sorgere e anche di giorno nelle gallerie, in caso di nebbia, di caduta di neve, di forte pioggia e in ogni altro caso di scarsa visibilità». Ma un’attenta lettura del decreto legge e la sua comparazione con il Codice della Strada da parte degli esperti del ministero dell’Interno ha portato alla scoperta dell’«inefficacia» delle nuove disposizioni rispetto alle norme precedenti. Da qui, la clamorosa marcia indietro.

    ESODO DISCIPLINATO - Durante l’esodo per il week-end , fidandosi di quello che avevano sentito in televisione o avevano letto su alcuni giornali, i motociclisti hanno dimostrato di essersi fidati immediatamente delle notizie divulgate dai mass media . «Abbiamo notato come quasi tutti abbiano abbandonato la vecchia abitudine di tenere le luci spente», sottolinea, soddisfatto, il numero uno della Polizia Stradale. Diversa la situazione per quanto riguarda la circolazione delle macchine sulle arterie a pagamento. «Sin da sabato mattina avevo avvertito i dipartimenti di non elevare multe agli automobilisti perché ci eravamo resi conto della situazione», ricorda Gatti. Per il quale, comunque, è positivo che, «come mi hanno segnalato i miei uomini, parecchi conducenti abbiano cominciato a tenere i fari accesi in autostrada. Ma questa è solo una precauzione per rendere più visibile il veicolo. Non era e non è un obbligo».

    Flavio Haver Estratto da: Apri in una nuova finestra il sito della fonte: Il Corriere della Sera
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