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  • Pubblicata in data 14/01/2002 Il bollo dell'auto si «scontra» con l'euro

    Lunedì 14 gennaio 2002
    Il bollo dell'auto si «scontra» con l'euro

    Primo appuntamento con il bollo auto in euro: entro il 31 gennaio devono pagarlo tutti i proprietari di veicoli il cui precedente bollo è scaduto a dicembre. Ma l'introduzione della moneta unica non è l'unica novità dell'anno: c'è anche il rincaro delle tariffe per i residenti nelle Marche (7,98%) e nel Veneto (10%). Ciò complica il calcolo degli importi, dopo che tutti si erano abituati ai tariffari unici nazionali: nel 2001, infatti, tutte le Regioni avevano rinunciato alla loro facoltà di applicare un'addizionale fino a un massimo del 10% ogni anno. Ecco una sintesi delle novità e delle principali regole.

    Quanto si paga.
    Gli importi da pagare per le categorie di veicoli più diffuse tra gli utenti privati si possono ricavare dalla tabella in pagina. Questi veicoli sono quasi tutti tassati in base alla potenza effettiva del motore, per cui le tariffe nella tabella vanno moltiplicate per il numero di kilowatt (kW) o di cavalli vapore (CV) indicato sulla carta di circolazione del mezzo. Tutti i valori della tabella sono espressi in euro.

    Euro o lire.
    Chi pagherà in contanti, però, potrà utilizzare anche le lire (si veda Il Sole-24 Ore di giovedì 10 gennaio): fino al 28 febbraio resterà in vigore il regime della doppia circolazione euro-lire e la possibilità di pagare con la moneta nazionale ci sarà quindi anche per la scadenza di febbraio (che riguarda il rinnovo dei bolli validi fino a gennaio e il primo pagamento dei veicoli acquistati dal 22 gennaio al 18 febbraio). Ma a seconda della moneta utilizzata, cambiano le regole di arrotondamento: nei pagamenti in euro, l'importo dovuto va fino ai centesimi e gli eventuali millesimi fino a 4 ottenuti dalla moltiplicazione della tariffa per la potenza si arrotondano al centesimo inferiore, quelli da 5 in su vanno al centesimo superiore; nei pagamenti in lire, ci si deve fermare alle migliaia e gli importi fino a 500 lire si arrotondano per difetto, quelli da 501 a 999 lire per eccesso.

    Il superbollo diesel.
    La sovrattassa per le vetture a gasolio "non ecodiesel" resta invariata anche quest'anno. Le speranze di un alleggerimento erano motivate dal fatto che il meccanismo della carbon tax, introdotto dalla legge 448/98 (la Finanziaria 99) prevede che il gettito di quest'ultima sia utilizzato in parte per finanziare la diminuzione del superbollo, fino ad arrivare all'abolizione nel 2005. Senonché, la carbon tax doveva essere applicata con rincari annuali di benzina e gasolio, che però sono stati bloccati dal Governo per non acuire gli effetti del caro-petrolio iniziato nel '99 sull'inflazione: è diventato operativo solo il primo aumento, quello del '99, quando infatti venne anche alleggerito il superbollo (del 21%). Da allora non ci sono state più novità.

    Per quanto si paga.
    Valgono le consuete regole, per cui il bollo dei veicoli già in circolazione va rinnovato per un anno intero, anche quando il veicolo viene demolito o rubato pochi giorni dopo la scadenza del bollo precedente. Fanno eccezione solo le vetture soggette al superbollo, per le quali sono ammessi anche pagamenti per quattro e otto mesi. Se il veicolo è stato appena acquistato (vedere la nota 1 della tabella), è possibile che si debba pagare per meno di un anno. Le autovetture nuove con più di 35 kilowatt, per esempio, devono essere coperte per un periodo tra i nove e i 12 mesi tale da arrivare a una delle tre scadenze fisse previste dalla legge (aprile, agosto e dicembre), mentre quelle fino a 35 kilowatt vanno coperte per più di sei mesi e fino a gennaio o luglio. Il meccanismo è stato studiato in modo che in qualsiasi caso la scadenza corretta possa essere una soltanto. Ad esempio: un esemplare di 66 kilowatt immatricolato a luglio 2002 dovrà essere coperto fino ad aprile 2003 (10 mesi), perchè se si scegliessero agosto o dicembre 2002 si pagherebbe per un periodo insufficiente (due od otto mesi) e se si slittasse ad agosto 2003 si coprirebbe un periodo eccessivo (non sono ammessi versamenti per più di 12 mesi).

    Sergio Matteuzzi Estratto da: Apri in una nuova finestra il sito della fonte: Il Sole 24 Ore
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