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  • Pubblicata in data 11/01/2002 Codice della strada al primo sì. In agenda anche il disegno di legge per la proroga a fine anno della delega

    Venerdì 11 gennaio 2002
    Codice della strada al primo sì
    In agenda anche il disegno di legge per la proroga a fine anno della delega


    ROMA - Il Consiglio dei ministri varerà oggi la riforma del Codice della strada. Si tratta di una prima approvazione che arriva proprio alla scadenza del termine per l'esercizio della delega, fissato per il 15 gennaio. Il ritardo nella presentazione del decreto legislativo alle Camere, che devono esprimere un parere su questa prima versione, obbliga il Governo a varare anche un disegno di legge con cui si chiede una proroga della delega fino a fine anno. La proroga tanto più si rende necessaria, con una possibile revisione dell'oggetto e dei criteri di esrecizio della delega, per consentire, anche in ambito parlamentare, una verifica dell'impatto che ha sulle norme del Codice della strada la riforma del titolo quinto della Costituzione, che ha trasferito alle Regioni parte dei poteri legislativi prima attribuiti allo Stato. Per questo, il ministro delle Infrastrutture, Pietro Lunardi, ha deciso di presentare un decreto legislativo "leggero", con le norme comunque più importanti della riforma, rinviando a un secondo provvedimento il resto delle innovazioni. Lunardi conta di far entarre in vigore questa prima riforma nel giugno 2002, mentre il completamento andrebbe al 31 dicembre. Queste alcune delle novità che saranno contenute nel decreto legislativo all'esame del Consiglio. Limiti di velocità. Resta fermo l'attuale limite di velocità di 130 chilometri orari. Sarà però data la facoltà ai gestori autostradali di innalzarlo a 150 chilometri orari sulle autostrade a tre corsie con corsia di emergenza, che presentino determinati requisiti di sicurezza, abbiano caratteristiche progettuali idonee (per esempio non vi siano curve a stretto raggio) e presentino un livello contenuto di incidentalità. Circolazione in autostrada. Viene abrogato il comma 6 dell'articolo 143 che attualmente riserva, nelle autostrade a tre corsie o più, la corsia di destra alla marcia dei veicoli lenti. Sarà perciò ripristinato l'obbligo generale di marcia a destra e il conseguente obbligo di rientro dopo il sorpasso. Ciclomotori. Viene prevista la possibilità di trasportare un secondo passeggero sui ciclomotori, ma soltanto ai conducenti maggiorenni e soltanto nel caso il veicolo sia omologato espressamente per il trasporto di due persone. È prevista anche, nello schema di decreto legislativo all'esame del Consiglio, un certificato di idoneità per la guida dei ciclomotori, un patentino che dovranno possedere i conducenti privi di patente automobilistica. I corsi per conseguire questo patentino si terranno anche nelle scuole, che potranno stipulare convenzioni a titolo gratuito con Comuni, autoscuole, altre istituzioni. La patente a punti. Cambia il sistema di sanzioni di carattere accessorio: viene eliminata la sospensione della patente e viene introdotto il sistema della "patente a punti". Al momento del rilascio, la patente viene dotata di venti punti che vengono poi scalati, con punteggi diversi, a ogni infrazione considerata grave. Il massimo della penalità sono dieci punti in casi come superamento dei limiti di velocità di oltre 40 km/h rispetto al limite, circolazione contromano in curva, trasporto merci pericolose senza autorizzazione, inversione di marcia in autostrada, circolazione su corsia di emergenza in autostrada. Dieci punti anche nel caso di fuga dopo aver provocato incidenti. Ma per i "pirati della strada" potrebbe scattare anche l'arresto, ha dteto ieri Lunardi, che ha invece escluso, in quanto incostituzionale, il ritiro a vita della patente. Chi esaurisce i punti, dovrà sottoporsi a esame di revisione entro trenta giorni, pena la sospensione a tempo indeterminato. Con la frequenza di corsi di aggiornamento, si potranno comunque recuperare punti in ogni momento. Immatricolazione veicoli. Viene eliminato l'obbligo di immatricolare gli autoveicoli esclusivamente per il trasporto di persone o, in alternativa, per il trasporto merci. I veicoli per il trasporto persone con meno di nove posti a sedere potranno anche trasportare cose e gli autoveicoli destinati al trasporto di cose, di massa non superiore a 3,5 tonnellate, potranno trasportare anche persone nel limite di posti inidicati dalla carta di circolazione. Targhe all'americana. Al momento della richiesta della targa per un autoveicolo si potrà chiedere di avere una specifica combinazione di lettere e numeri. La domanda sarà accettata se non risulti che la combinazione sia stata già utilizzata. Revisione periodica per i veicoli pesanti. Viene concessa la possibilità di effettuare la revisione periodica presso un'officina privata autorizzata anche ai veicoli di massa superiore alle 3,5 tonnellate. Sono anche precisati i requisiti professionali per le imprese autorizzate a effettuare le revisioni e viene definita una puntuale disciplina dell'attività di controllo sulle officine private.

    Giorgio Santilli Estratto da: Apri in una nuova finestra il sito della fonte: Il Sole 24 Ore
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