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  • Pubblicata in data 28/08/2001 Rc auto, in arrivo nuove regoleLa compagnia dell’assicurato liquiderà tutti i danni - Più severità contro le frodi

    Rc auto, in arrivo nuove regoleLa compagnia dell’assicurato liquiderà tutti i danni - Più severità contro le frodi

    Mercoledì 29 agosto 2001
    Rc auto, in arrivo nuove regoleLa compagnia dell’assicurato liquiderà tutti i danni - Più severità contro le frodi

    ROMA - È in arrivo una rivoluzione per le Rc auto. Il ministero delle Attività produttive sta lavorando ad un progetto di riforma che sarà varato al più presto. Secondo le prime indiscrezioni, la principale novità riguarderebbe la liquidazione dei danni: sarà la stessa compagnia dell’assicurato a pagare il cittadino, sia che abbia torto o ragione (oggi avviene solo se i due automobilisti compilano il Cid, mettendosi d’accordo sulla responsabilità del danno). In questo modo si potranno abbattere in modo significativo i costi del contenzioso e sarà più facile per i singoli assicurati valutare l’efficienza della propria compagnia. Ma non è tutto: secondo le linee guida della riforma, che si configurerà come "testo unico", sono previste anche norme più severe per le frodi assicurative ed anche la possibilità di realizzare la bad company, che però dovrà essere affidata ai privati e non sarà pubblica. L’aspetto più innovativo della riforma resta la liquidazione diretta da parte della propria assicurazione: una scelta che punta a rendere più selezionato e più competitivo il mercato. Oggi esistono più di 80 compagnie, troppe secondo le valutazioni del ministero: dovrebbero ridursi al massimo a 15 società. Resterebbero sul campo, insomma, le compagnie più grosse, in grado finanziariamente di poter mettere in atto i principi della riforma (per anticipare il pagamento del danno ai clienti è necessaria una forte disponibilità finanziaria). Questo faciliterebbe anche gli accordi con carrozzerie, produttori di prezzi di ricambio, per ottenere sconti. Grazie alla riforma, alla riduzione del contenzioso (che pesa per oltre 1.500 miliardi sui bilanci delle compagnie) per gli automobilisti potrebbero arrivare riduzioni tariffarie. A fine luglio, proprio per ridurre il contenzioso, Ania e le associazioni dei consumatori avevano firmato un accordo per una procedura di conciliazione extragiudiziale: un modo per risolvere le controversie senza finire davanti ai giudici (riguarda le richieste di risarcimento entro i 30 milioni di lire, cioè il 90% dei sinistri, escludendo i danni alle persone). Il meccanismo creato prevede che l’assicurato possa rivolgersi alla compagnia che dovrà creare un apposito ufficio di conciliazione e dovrà avere una risposta tra i 15 e i 30 giorni. Se la risposta non sarà soddisfacente, il danneggiato potrà rivolgersi ad una delle associazioni di consumatori che hanno firmato l’accordo. Il caso sarà discusso da una commissione di conciliazione formata dai rappresentanti dei consumatori e della compagnia assicuratrice. Entro 30 giorni dovrà essere formulata una proposta. Il tutto quindi dovrebbe consentire di risolvere la controversia entro 60 giorni. L’accordo dovrebbe andare a regime all’inizio del prossimo anno e ben si inserisce, osservano al ministero, nella riforma: la conciliazione potrebbe riguardare i rapporti tra le varie compagnie per la definizione del danno, senza ricorrere ai tribunali. Intanto, dopo la pubblicazione sul sito del ministero delle Attività produttive, dei futuri rincari delle Rc auto, sono scese in campo le organizzazioni dei consumatori chiedendo al ministro di aprire al più presto un tavolo di concertazione per una riforma del settore. «La trasparenza e la competizione non bastano — ha detto Rosario Trefiletti della Federconsumatori — serve un intervento sui nodi strutturali». Mentre Paolo Landi, di Adiconsum sollecita tutte le compagnie a rendere pubblici tutti i tariffari dei vari profili, per rendere possibili i confronti. E intanto l’Isvap, l’Istituto di controllo sulle compagnie assicurative, annuncia che tra settembre e ottobre pubblicherà i dati di un nuovo monitoraggio sulle tariffe. Nicoletta Picchio


    Estratto da: Apri in una nuova finestra il sito della fonte: Il Sole 24 Ore
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