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  • Pubblicata in data 15/03/2001 Tre mesi in più per le «due ruote» immatricolate fino al 1982 La revisione delle moto prorogata a fine giugno

    Tre mesi in più per le «due ruote» immatricolate fino al 1982

    Martedì 15 marzo 2001 norme e tributi
    Tre mesi in più per le «due ruote» immatricolate fino al 1982

    La revisione delle moto prorogata a fine giugno
    Marcello Frisone

    ROMA - Ancora più tempo per la revisione della prima tranche di due ruote prevista entro il 31 marzo. Il ministro dei Trasporti, Pier Luigi Bersani ha firmato ieri il decreto di proroga al 30 giugno 2001 per la revisione di moto e motocicli immatricolati nei mesi di gennaio, febbraio e marzo fino al 1982 compreso. Fermi restando, comunque, i termini previsti per la revisione dei mezzi immatricolati nei mesi successivi (si veda la tabella a destra).

    La decisione del ministero, così come spiegato in una nota, è stata presa per evitare problemi ai motociclisti nella fase iniziale del nuovo regime di revisione: difficoltà dovute sia alla non disponibilità da parte degli uffici della Motorizzazione del cosiddetto "frenometro" (il banco prova dei freni delle due ruote) sia perché le 250 officine (su 4.400 abilitate) che hanno acquistato l’attrezzatura non coprono in maniera omogenea tutte le province.

    Sembra proprio il ritardo nell’installazione del frenometro, dunque, a far slittare in avanti quanto previsto dal decreto sulla revisione delle due ruote (pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» 296 del 20 dicembre 2000) e che inevitabilmente sembrerebbe far "saltare" anche un altro decreto previsto in estate. E, cioè, quello di un eventuale anticipo della revisione prevista in autunno per "aumentare" il volume dei controlli da parte delle officine abilitate visto l’esiguo numero dei mezzi, immatricolati fino al 1982, circolanti (si veda «Il Sole-24 Ore» del 21 dicembre scorso).

    Ma nel clima di incertezza in cui verte la revisione delle due ruote (e che meno di una settimana fa aveva fatto insorgere il Coordinamento dei motociclisti con l’invio di una lettera alla Commissione europea per l’apertura di una procedura di infrazione nei confronti del Governo) — ieri il ministero dei Trasporti ha annunciato, contemporaneamente alla proroga al 30 giugno, il varo di un altro provvedimento già atteso dagli operatori del settore: la possibilità per concessionari e riparatori di moto di svolgere le revisioni aggiungendosi così alle stutture autorizzate.

    L’"inizio" nel 2001 della revisione periodica per le due ruote, stabilita dal decreto dei Trasporti del 16 gennaio scorso e pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» 48 del 28 febbraio 2000, introduce così nuovamente il controllo obbligatorio dopo che l’ultima verifica risale a 30 anni fa per i motocicli e le motocarrozzette costruiti entro il 1963. Nel 2002 ci sarà la seconda tranche di revisione che interesserà le due ruote immatricolate dal 1983 al ’92 e, infine, l’ultima tranche di verifica si concluderà nel 2003 per le moto immatricolate dal 1993 al ’99. Il totale da revisionare è di dieci milioni di mezzi composto da sette milioni di ciclomotori, tre milioni di motocicli e 360mila motocarri e motoveicoli a uso speciale.

    Una volta a regime, motociclette e scooter saranno sottoposti come le auto a una revisione periodica: la prima è prevista dopo quattro anni dalla prima immatricolazione seguita da altre a cadenza biennale.

    Giovedì 15 Marzo 2001


    Estratto da: Apri in una nuova finestra il sito della fonte: Il Sole 24 Ore
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