BRUXELLES
Gli autotrasportatori italiani potranno usufruire di sgravi fiscali sul gasolio ancora per due anni, fino al 2002. Dopo questa data, la Commissione Ue non concederà più alcuna proroga.
Così vuole l'accordo raggiunto ieri all'Ecofin tra i 15 ministri finanziari della Ue che hanno dato via libera agli sgravi già concessi per il 2001 e il loro mantenimento per il 2002 purché a fronte di «una sostanziale riduzione».
Il compromesso è stato raggiunto in extremis. «Se non ci fosse stato l'accordo - ha ricordato il commissario Ue al mercato interno Frits Bolkestein - domani (oggi per il lettore, ndr)la Commissione avrebbe inviato agli Stati membri le lettere di notifica formale della procedura d'infrazione. Sono lieto di constatare che questa necessità è venuta a meno».
In base all'accordo, l'Italia (che insieme alla Francia e all'Olanda ha concesso sgravi fiscali agli autotrasportatori per far fronte al caro-petrolio) potrà accordare anche nel 2001, come già nel 2000, il bonus fiscale di cento lire per litro di gasolio.
Per il 2002, potrà mantenere il regime di sgravi, sottoponendolo però a una «sostanziale riduzione» da realizzare stabilendo un limite alla quantità di gasolio a prezzo scontato (il contingente massimo è fissato a 40 mila litri per veicolo l'anno) oppure attraverso un calo del bonus per litro o ancora con un mix tra questi due interventi.
«Tutti i Paesi hanno mostrato flessibilità», ha aggiunto Bolkestein, «e ne sono lieto perché in questo modo si può porre fine al sistema delle deroghe automatiche e si regolarizza una situazione di violazione giuridica».
L'esecutivo europeo, ha chiarito Bolkestein, non è disposta ad accordare altre deroghe una volta scadute queste.
I ministri finanziari, da parte loro, si sono impegnati a compiere nuove progressi per arrivare ad una omogeneizzazione del trattamento fiscale in questo settore. Il ministro svedese Bosse Ringholm, presidente di turno dell'Ecofin, ha accolto con soddisfazione l'accordo: «È un passo importante nel campo della fiscalità e del mercato unico», ha sottolineato.
Oltre al gasolio per autotrasporto, che rappresenta il capitolo economicamente più rilevante, l'intesa accorda deroghe per sei anni ad una serie di altri riduzioni praticate da tutti gli Stati membri su diversi prodotti petroliferi.
Il ministro dei Trasporti Pierluigi Bersani ha commentato che con quest’accordo «comincia ad affermarsi una politica di armonizzazione dei costi fiscali che può mettere fine a profonde distorsioni della concorrenza».