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  • Pubblicata in data 12/01/2001 Sul nuovo Codice della strada Montecitorio «tenta» lo sprint

    Sul nuovo Codice della strada Montecitorio «tenta» lo sprint
     

    Venerdì 12 Gennaio 2001 norme e tributi
    Sul nuovo Codice della strada Montecitorio «tenta» lo sprint

    ROMA - La riforma del codice dalla strada ha superato il primo scoglio: l’approvazione, in sede referente, del testo unificato. La commissione Trasporti della Camera ha dato il via libera mercoledì 10 e ha dato mandato al relatore Giannantonio Mazzocchin (repubblicano) di portare il testo in Aula. «Tra le novità più importanti — sottolinea Mazzocchin — c’è la patente a punti». Si parte da 20 punti, che vengono scalati in caso di gravi violazioni; la patente perde validità se si va sotto zero; chi ha perso punti ma non commette violazioni per tre anni ritorna a quota 20; sono riconosciuti 6 punti per i «corsi di aggiornamento».

    Il testo consiste in una delega al Governo a emanare, entro nove mesi dall’entrata in vigore della norma, un decreto legislativo contenente disposizioni correttive e integrative al nuovo Codice della strada (decreto legislativo 285/92). Il Governo è delegato a emanare (sempre in nove mesi) anche altri decreti legislativi per coordinare il Codice della strada con le altre norme uscite in questi nove anni. Oltre all’obbligo di razionalizzazione e semplificazione della normativa esistente, queste, in sintesi, le principali direttive cui dovrà attenersi il Governo:

    prove di guida anche in strade extraurbane e autostrade per l’esame della patente;

    al corpo di polizia penitenziaria vengono attribuite competenze di agenti polizia stradale;

    tutti i limiti di velocità fuori città vengono abbassati di 20 km all’ora in caso di precipitazioni;

    parcheggi gratuiti in centro fra le 20 e le 8 e nei giorni festivi;

    diventa reato organizzare le "gare" di auto clandestine;

    diventano obbligatori Abs, air-bag per i posti anteriori, avvisatori di superamento dei limiti di velocità e per cinture non allacciate;

    revisioni presso i privati anche per veicoli sopra le 3,5 tonnellate e norme più severe per le violazioni commesse alla guida di questi veicoli;

    anche sui ciclomotori (purché idonei) si potrà viaggiare in due se il conducente sia maggiorenne e il veicolo adatto;

    «patentino» obbligatorio per tutti i minorenni che guidano ciclomotori; i corsi saranno organizzati anche a scuola.

    La gestazione del testo unificato è stata lunga: comprende infatti 60 Pdl e tiene conto di tre sentenze della Consulta e due petizioni. L’approvazione quasi unanime è il risultato soprattutto del lavoro di Ernesto Stajano (ex lista Dini, ora Fi), ex presidente della Commissione e, fino a pochi giorni fa, relatore del provvedimento. Secondo Stajano l’approvazione definitiva è difficile, anche perché la commissione Bilancio ha trattenuto il testo per sei mesi in attesa di fornire il necessario parere. Sei mesi persi che hanno forse compromesso l’esito finale del progetto.

    Saverio Fossati



    Estratto da: Apri in una nuova finestra il sito della fonte: Il Sole 24 Ore
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