Proroga per Euro2 È caccia all'affare
di VINCENZO BORGOMEO

È UFFICIALE: il ministero dei Trasporti, con il documento numero 4246/4102, si è adeguato a una normativa europea e ha concesso l'autorizzazione a immatricolare, nel corso del 2001, vetture conformi alla normativa Euro 2. E non solo a quella Euro 3 come si ipotizzava nel corso dello scorso anno. Certo, ci sono dei limiti giacché ogni marca potrà immatricolare al massimo un numero di vetture pari al 10 per cento del totale delle proprie immatricolazioni. Ma il dado è tratto. Inoltre ai veicoli commerciali "leggeri" (quelli cioé con portata massima di 3,5 tonnellate) Euro 2 è stata fatta una concessione più larga visto che potranno essere venduti fino a raggiungere una quota del 30 per cento delle vendite 2000 per marca.
La decisione del ministero è la conseguenza di una richiesta avanzata da tutte le case, italiane ed estere, in ritardo con le consegne di vetture Euro2. Vetture che, senza il provvedimento di proroga, sarebbero risultate "fuorilegge" e, quindi, invendibili. Così, di sicuro, ci saranno martellanti campagne promozionali che nei prossimi mesi interesseranno proprio le vetture Euro2. Caccia all'affare dunque, considerando che in molti casi, per disfarsi delle vetture che non rispettano la nuovissima normativa antinquinamento, molte concessionarie arriveranno a offrire sconti perfino superiori al 20 per cento rispetto al listino standard. Molto dipenderà, comunque, da come i consumatori accoglieranno le auto che non rispettano l'Euro3 (ci sono in vendita macchine che sono già Euro4...) e dalla volontà delle case automobilistiche di chiudere per sempre questo capitolo di vecchie auto da vendere a tutti i costi.
Certo, ci sono anche marche che di vetture Euro2 non ne hanno più e che sono già riuscite a disfarsi delle auto con la vecchia omologazione, ma è difficile stabilirlo così a priori: occorrerà vedere caso per caso, concessionaria per concessionaria, quali sono le rimanenze di magazzino.