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  • Pubblicata in data 26/06/2002 Auto, il Governo vara gli incentivi su fisco e bolli

    Mercoledì 26 giugno 2002
    Auto, il Governo vara gli incentivi su fisco e bolli

    ROMA - Il Consiglio dei ministri di venerdì potrebbe varare l'intervento a favore del mercato dell'auto. Il pacchetto di misure, dicono al ministero dell'Economia, è pronto. Deciderà se dare il via libera o meno il Presidente del Consiglio, al suo ritorno dal Canada. Visto che la Ue non consentirebbe interventi specifici per l'azienda torinese, il Governo ha in mente un pacchetto generalizzato di sostegno al settore. Una leva è quella fiscale: si potrebbe prevedere una cancellazione o una sospensione dell'imposta provinciale di trascrizione sui passaggi di proprietà. Oggi il costo di aggira sui 350 euro, addirittura di più. Il Governo sta ancora facendo i conti su quanto potrebbe costare una riduzione a 50 euro o addirittura la sospensione. Non è escluso nemmeno che possa essere un intervento limitato nel tempo. Una misura del genere piace all'Unrae, l'organizzazione che riunisce i costruttori esteri: rispetto agli altri Paesi europei, sostengono, il fisco pesa in Italia in modo nettamente più elevato. Il Gran Bretagna, per esempio, il passaggio di proprietà è a costo zero, ma anche portarlo a 50 euro ci metterebbe in linea con la Spagna, che con un costo di 40-50 euro è, dopo l'Italia, il Paese più costoso. Lo sconto fiscale sui passaggi di proprietà e sui bolli è solo un tassello dei progetti del Governo, che prevede anche incentivi alla ricerca e all'innovazione, probabilmente con un bando ad hoc della 488, oltre agli interventi messi in piedi per il gas metano dal ministero dell'Ambiente. Il ministro delle Attività produttive, Antonio Marzano, lo ha ripetuto nei giorni scorsi: il Dpef conterrà eco-incentivi per sviluppare il mercato del'auto a basso inquinamento e far fronte alla crisi del settore. Secondo Marzano, gli ecoincentivi riguarderanno anche gli autobus, fermo restando che la maggior parte dei problemi della crisi dell'auto dovrà essere risolta dalle imprese. Le previsioni, però, sono buie: il numero uno di Fiat Auto, nell'audizione che c'è stata venerdì scorso alla Camera, ha affermato che la seconda metà dell'anno sarà peggiore delle previsioni. Per quest'anno il settore non rialzerà la testa, mentre c'è qualche speranza per il 2003. Sul mercato italiano il trend negativo delle immatricolazioni si è avviato nel maggio del 2001, non particolarmente legato a situazioni economiche congiunturali. Le misure di sgravio fiscale sui passaggi di proprietà potrebbero ridare spinta al mercato.

    Nicoletta Picchio Estratto da: Apri in una nuova finestra il sito della fonte: Il Sole 24 Ore
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