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  • Pubblicata in data 05/07/2001 Auto a pieni giri in giugnoAnfia e Unrae: gli ordini sono aumentati del 4,2% - Per l’Alfa Romeo un balzo del 33,6%

    Auto a pieni giri in giugnoAnfia e Unrae: gli ordini sono aumentati del 4,2% - Per l’Alfa Romeo un balzo del 33,6%

    Giovedì 5 luglio 2001
    Auto a pieni giri in giugnoAnfia e Unrae: gli ordini sono aumentati del 4,2% - Per l’Alfa Romeo un balzo del 33,6%
    Rodolfo Bosio

    TORINO - A pieni giri il mercato automobilistico italiano. Una conferma del fenomeno è arrivata ieri con i preconsuntivi del ministero dei Trasporti relativi alle immatricolazioni registrate in giugno e nel primo semestre. La Motorizzazione civile, infatti, nel mese scorso ha rilasciato 219.200 targhe destinate ad altrettante vetture nuove, così da far salire a 1.417.100 il totale dall’inizio di gennaio. Rispetto al giugno dell’anno scorso l’incremento è del 10,3%, mentre il confronto sui sei mesi evidenzia un risultato di parità. Questi dati assumono un valore maggiore se si considera che il 2000 è stato l’anno record del mercato italiano, avendo fatto registrare 2,428 milioni di nuove immatricolazioni. Un livello che le associazioni nazionali dell’industria del settore sono convinte verrà raggiunto o sfiorato anche nel 2001. D’altra parte, il secondo trimestre ha evidenziato volumi di vendita superiori a quelli dello stesso periodo dell’anno scorso (671.800 le vetture consegnate contro 650.407) e le medie giornaliere delle immatricolazioni degli ultimi due mesi sono le più alte almeno dal 1998. Nel mese passato, infatti, sono state immatricolate 10.438 vetture nuove ogni giorno lavorativo (9.068 nel 2000) e in maggio 10.659 (10.305). La media semestrale è risultata di 11.247 nuove immatricolazioni per ogni giorno di lavoro (9.999 la media relativa all’intero 2000). A corroborare le previsioni della chiusura del 2001 sugli stessi livelli da primato dell’anno scorso è anche l’andamento degli ordini. Secondo la rilevazione di Anfia e Unrae, che rappresentano rispettivamente le case italiane ed estere, in giugno il sistema nazionale dei concessionari ha acquisito altri 203.072 ordini, il 4,2% in più rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, che pure aveva un giorno lavorativo in più. La somma dall’inizio dell’anno è quasi uguale, dato che sfiora quota 1,4 milioni (per la precisione i nuovi contratti sono stati 1.399.247). La tendenza e i risultati delle vendite indicano dunque che questo è un mercato caratterizzato dal boom; giudizio giustificato, fra l’altro, dal quarto posto nella classifica mondiale dei Paesi con il maggior numero di immatricolazioni per il quinto anno consecutivo (in testa si trovano gli Usa, seguiti da Giappone e Germania), nonchè dalle valutazioni degli operatori che, fino a poco tempo fa, hanno stimato intorno ai due milioni il livello fisiologico di nuove immatricolazioni annue per l’Italia. Certo, il boom attuale è favorito da diversi fattori, fra i quali spicca la necessità di sostituire le vetture obsolete, non catalizzate e, in particolare, quelle alimentate a benzina super, carburante che sarà proibito dal gennaio 2002, per disposizione dell’Unione europea. Secondo l’Anfia, presieduta da Carlo Sinceri, al 31 dicembre scorso l’Italia aveva un parco circolante di 29,4 milioni di vetture, costituito ancora per il 44,6% (13,1 milioni) da auto non ecologiche. Da qui l’accelerazione del rinnovo, provato anche dalle 791.085 radiazioni dei primi cinque mesi (+11,5% nei confronti del corrispondente periodo precedente). Incentivano le vendite di auto nuove, del valore complessivo di 6.570 miliardi in giugno e 42.510 miliardi nel semestre (prezzi di listino, Iva inclusa), anche le aggressive azioni commerciali e promozionali delle marche e delle loro reti, con conseguente guerra dei prezzi. Una situazione che giustifica la denuncia di insoddisfacente redditività del business, ribadita dai costruttori e dai concessionari. Un conto è la remuneratività e un altro l’andamento delle vendite. A questo proposito, il ministero dei Trasporti ha segnalato anche una ripresa del mercato dell’usato: 300.899 i passaggi di proprietà in giugno (+17,3%) e 1.806.251 nel semestre (+10,7%). Dalla disaggregazione delle nuove immatricolazioni del mese scorso emerge, tra l’altro, che l’Alfa Romeo ha segnato una crescita del 33,6% e ha conquistato il 4,3% del mercato, l’Opel si è confermata prima marca estera con una quota dell’8,9% e Renault (7,4%) ha ripreso la seconda posizione tra le straniere, sorpassando Volkswagen (7,3%), mentre Ford è ridiscesa sotto il 7%, perdendo un punto. Al 5% è salita, invece, Peugeot, grazie anche alla nuova 307.


    Estratto da: Apri in una nuova finestra il sito della fonte: Il Sole 24 Ore
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